Il Decreto Fiscale è legge, confermato l’equo compenso per tutti i professionisti

Equo compenso per tutti i professionisti, Fondo progettazione da 60 milioni di euro per l’antisismica e il risanamento idrogeologico, edilizia libera nelle aree colpite dal sisma, deroghe al Codice Appalti per la ricostruzione, possibilità di utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione per la progettazione delle opere pubbliche ed estensione dello split payment.
Sono alcune delle novità della legge di conversione del Decreto Fiscale, approvata definitivamente dalla Camera con 237 voti favorevoli, 156 contrari e tre astenuti.

Equo compenso

A tutti i professionisti sarà riconosciuto un equo compenso determinato in maniera proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, tenendo conto dei parametri previsti dai regolamenti delle singole professioni
L’equo compenso era stato bocciato dall’Antitrust che con un parere reso nei giorni scorsi lo ha considerato contrario ai principi concorrenziali.

Fondo progettazione da 60 milioni

Un Fondo da 60 milioni di euro nel triennio 2017 – 2019 sosterrà i Comuni delle zone a rischio sismico 1 e 2 nella progettazione definitiva ed esecutiva nelle zone a rischio sismico e contro il rischio idrogeologico.

Ricostruzione delle opere pubbliche

Per la ricostruzione delle opere pubbliche più urgenti si potrà utilizzare la procedura negoziata a inviti e senza bando di gara per gli interventi fino a 5,22 milioni di euro.

Oneri di urbanizzazione per la progettazione di opere pubbliche

Dal 1° gennaio 2018 i proventi degli oneri di urbanizzazione e delle sanzioni previste dal Testo Unico dell’edilizia (DPR 380/2001) saranno utilizzati anche per la progettazione di opere pubbliche. Questa destinazione si aggiunge alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico e a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano.

Split payment

Il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’Iva sull’acquisto di beni e servizi, attualmente previsto per tutte le amministrazioni dello Stato, gli enti territoriali, le università, le aziende sanitarie e le società controllate dallo Stato, sarà esteso anche a enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona, le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%, le società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica o società assoggettata al meccanismo in parola e quelle partecipate per una quota non inferiore al 70% da qualsiasi amministrazione pubblica o società già assoggettata allo split payment.

Banca dati nazionale degli operatori economici

Sarà autorizza una spesa di 100mila euro per il 2017 e 1,5 milioni all’anno dal 2018 per la gestione e il funzionamento della Banca dati nazionale degli operatori economici, introdotta dal Codice Appalti (D.LGS. 50/2016), per consentire una rapida verifica dei requisiti dei soggetti che partecipano alle gare, e gestita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Fondo di garanzia per le Pmi

La dotazione del Fondo sarà incrementata di 300 milioni di euro per l’anno 2017 e di 200 milioni di euro per il 2018. Il Fondo di Garanzia per le PMI, operativo dal 2000, favorisce l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca, e spesso si sostituisce, alle garanzie reali portate dalle imprese. Il Fondo consente alle imprese di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative).

Anche i professionisti non organizzati in Ordini e Collegi potranno partecipare al capitale dei confidi e usufruire della relativa garanzia